Robustezza, affidabilità nel tempo, igienicità e resistenza a corrosione sono le caratteristiche basilari per un impianto in numerosi ambiti di installazione. In questi casi, i raccordi filettati in acciaio inox risultano la soluzione ideale.
Cosa sono i raccordi e dove li possiamo trovare?
In ogni città, anche se non sempre visibili, sono presenti chilometri e chilometri di sistemi di tubazioni (detti anche “piping”). Questi vengono utilizzati per il trasporto di diverse tipologie di materiali allo stato solido, liquido o gassoso. I materiali più comuni sono acqua e gas combustibili.
Ogni sistema di tubazioni è composto da tubi e raccordi. Questi ultimi servono proprio a chiudere o unire tra loro più tubi (anche di diametri differenti). In commercio, esistono diversi tipi di raccordi, molti dotati anche di filettatura.
Raccordi filettati: ma cosa si intende per filettatura?
In primis esistono due tipologie di filettature:
- “non a tenuta sul filetto” (secondo la norma ISO 228-1)
- “a tenuta sul filetto” (secondo la norma EN 10226-1).
In entrambi i casi, il diametro nominale è convenzionale, cioè riferito al diametro interno teorico del tubo su cui viene usata la filettatura.
Tipi di filettatura: vediamoli più da vicino!
FILETTATURA “NON A TENUTA SUL FILETTO”
Come detto in precedenza, questo tipo di filettature sono conformi alla norma ISO 228-1. Ma perché vengono definite “non a tenuta sul filetto”? Il motivo è semplice, il filetto maschio risulta cilindrico così come il filetto femmina. La tenuta, quindi, non viene generata dall’attrito fra i due filetti.
In conclusione, con questo tipo di raccordi, è necessario l’utilizzo di un materiale di tenuta (es. guarnizione piana) proprio per evitare la fuoriuscita del fluido dalla giunzione. Inoltre, secondo la norma UNI 7129-1 (norma di riferimento per i sistemi filettati gas) l’utilizzo di questo tipo di filettatura terminale non è consentito nel caso di impianti veicolanti gas.
FILETTATURA “A TENUTA SUL FILETTO”
Le filettature che presentano conformità alla norma EN 10226-1, invece, sono definite “a tenuta sul filetto”. In questo caso, il filetto maschio è conico, mentre il filetto femmina è cilindrico. La tenuta, quindi, può avvenire direttamente sul filetto.
Anche se in questo caso non risulta necessario, spesso viene utilizzato del materiale sigillante al fine di prevenire eventuali perdite.
La raccorderia in acciaio inossidabile con filettature conformi alla norma EN10266 / ISO7 (che consentono accoppiamenti a tenuta stagna) è, quindi, perfettamente idonea alla realizzazione di impianti di distribuzione di gas combustibili (secondo quanto disposto dalla norma EN1775 e UNI 7129).
I nostri raccordi, per esempio, sono caratterizzati dall’utilizzo di acciaio inossidabile austenitico AISI 316.
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