L’Esperto Risponde: Acciaio Inox e Composizione del Terreno.

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composizione del terreno

Sono tantissime le domande tecniche che arrivano ogni giorno sul nostro blog. Oggi vogliamo condividere con voi questa richiesta davvero interessante sulla durata dell’acciaio inox in relazione alla composizione del terreno.


La domanda tecnica: inox e composizione del terreno!

Uno dei nostri lettori ci ha chiesto quanti anni può durare sottoterra una lastra di acciaio inossidabile spessa 1 mm. Vediamo come il nostro esperto Alessandro ha risposto.

 

La risposta del nostro esperto.

Per poter rispondere correttamente a questa domanda occorre fare alcune considerazioni preventive.

Innanzitutto, è opportuno capire quale tipo di acciaio inox si sta prendendo in considerazione e, successivamente,  la composizione del terreno (o comunque quali agenti contaminanti possono esservi contenuti).

Se siamo sulla costa, potremo avere a che fare con un terreno ricco di cloruro di sodio. Anche un terreno in prossimità di strade trattate con sali disgelanti, potrebbe avere lo stesso contenuto. In questi casi sarebbe opportuno utilizzare un acciaio inox in AISI 316/A4, contenente molibdeno, ideale proprio per resistere all’ossidazione in questo tipo di ambienti salini.

I terreni agricoli, invece, potrebbero contenere acidi o, in prossimità di piscine o acquedotti, avere anche assorbito notevoli quantità di acido cloridrico. In questi casi l’acciaio inossidabile sopra-descritto, potrebbe non essere sufficiente e sarebbe opportuno considerare l’utilizzo di un acciaio Duplex. Quest’ultimo, infatti, ha una struttura ferritico-austenitica che offre maggiori garanzie, sia come resistenza alla corrosione, sia come resistenza meccanica.

Se il terreno non ha componenti particolari, e non viene sottoposto ad aggressioni chimiche rilevanti, un semplice AISI 304/A2 potrebbe essere sufficiente.

Oltre a questo, occorre valutare a che tipo di sollecitazioni meccaniche la lastra verrà sottoposta. Talvolta, infatti, ci sono tensioni in grado di rimuovere lo strato passivato e rendere possibile l’aggressione da agenti esterni.

Nel terreno in questione, è necessario fare attenzione anche alla presenza di altri metalli che potrebbero innescare un processo di corrosione galvanica.

E’ anche possibile che l’assenza di ossigeno non faccia rigenerare lo strato di ossidi che ricopre l’inox, in caso di accidentale rimozione (es. graffi durante la posa, ecc..).

In ultimo, una lastra con una superficie porosa non aiuta a difendersi dalla corrosione.

In conclusione.

Stabilire esattamente quanto può durare una lastra di acciaio inox sottoterra non è semplice, data anche l’influenza dei tantissimi fattori sopracitati.

E’ sempre meglio diffidare da chi garantisce l’acciaio inox per un determinato numero di anni; la sua conservazione dipende, più dall’ambiente esterno in cui viene collocato e da una corretta manutenzione, che dalla qualità dell’inox stesso.


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