Nel post precedente abbiamo parlato dell’effetto degli elementi di lega sugli acciai inossidabili. Abbiamo già trattato elementi come il cromo, l’alluminio o il carbonio. Eccone altri..
Altri elementi di lega e il loro effetto sull’acciaio.
MOLIBDENO:
- Mantiene una struttura austenitica stabile, anche a temperatura ambiente.
- Aggiungendone 2-3% nell’acciaio austenitico AISI 304 si incrementa la stabilità dello strato passivo in presenza di ambienti contenenti alte concentrazioni di cloruri.
- A contatto con acido solforico, fosforico e cloridrico sono usati acciai austenitici con Mo fino al 5%.
- È un elemento ferritizzante.
- Incrementa la resistenza alla corrosione (crevice) e alla tensocorrosione.
- Insieme al cromo aumenta la resistenza alla corrosione per vaiolatura.
NICHEL:
- Tenori elevati di nichel danno origine a leghe austenitiche stabili a temperatura ambiente caratterizzate da:
– ottima duttilità
– alta tenacia anche a temperature criogeniche
– buona resistenza meccanica a caldo
– buona attitudine alla saldatura
– buona resistenza alla corrosione in ambienti poco ossidanti.
- Con percentuali di Nichel superiori al 30% l’acciaio acquista ottima resistenza alla tensocorrosione. Aumentando la resistenza alla corrosione per vaiolatura.
Altri elementi di lega.
NIOBIO:
- Forma carburi stabili in grado di migliorare la resistenza:
– meccanica
– allo scorrimento a caldo.
- È un elemento stabilizzante che previene la precipitazione dei carburi di cromo durante il trattamento termico e la saldatura.
RAME:
- In alcuni casi questo elemento aumenta l’efficacia del Nichel.
- Negli austenitici migliora:
– resistenza alla corrosione (anche in presenza di acido solforico al 10% con temperatura di 80 °C.
– deformabilità a freddo.
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