In questo post tratteremo l’effetto degli elementi di lega sugli acciai inossidabili.
Una premessa.
Qui gli elementi chimici contenenti carbonio %, cromo % e nichel %.
- Austenitici: 0,015 – 0,15 16,0 – 28,0 6,0 – 32,0
- Ferritici: 0,01 – 0,12 10,5 – 30,0 …..
- Martensitici: 0,08 – 1,20 11,0 – 19,0 …..
Gli elementi di lega e il loro effetto sull’acciaio.
ALLUMINIO:
- Incrementa la resistenza all’ossidazione a caldo limitando la formazione di ossido (scaglia)
- Combinato con il nichel forma i composti intermetallici utili per l’indurimento per partecipazione.
AZOTO:
- Negli acciai austenitici, evita la formazione della ferrite delta ed è in grado di stabilizzare l’austenite
- Innalza il carico di rottura R e lo snervamento Rp
– acciai a basso carbonio: eleva il limite di snervamento
– acciai ferritici: è indesiderato quando supera i 10 ppm
- Aumenta la resistenza alla corrosione per vaiolatura.
CALCIO:
- Migliora la lavorabilità alle macchine utensili (es. nell’acciaio AISI 316L)
CARBONIO:
- In presenza di una percentuale di Cr superiore a 10, forma vari tipi di carburi utili per la resistenza:
– meccanica a caldo
– alla corrosione in generale
– alla corrosione inter-granulare
- Diminuisce la resistenza alla corrosione per vaiolatura specialmente nelle condizioni di sensibilizzazione.
Altri elementi di lega.
CROMO:
- Quando nella matrice esiste una soluzione solida di cromo superiore al 10,5%, l’acciaio acquista inossidabilità. Il cromo, assorbe ossigeno e genera uno strato superficiale molto sottile capace di passivare il metallo base e di arrestarne la corrosione.
- Aumenta la resistenza alla corrosione per vaiolatura.
MANGANESE:
- Negli acciai inossidabili non supera il 2%. (non viene, infatti, considerato come un elemento di lega)
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