Nell’aprile 2009 è entrata in vigore la nuova edizione della norma che definisce le caratteristiche meccaniche delle viti a passo grosso e fine. Vediamo nel particolare quello che riguarda la marcatura degli elementi di collegamento.
Marcatura delle viti secondo ISO 898.
Nel caso di:
- viti a testa esagonale (da 4.6 a 12.9)
- viti a testa cilindrica
– con esagono incassato
– con cava esalobata (da 8.8 a 12.9) con diametro nominale di filettatura d ≥ 5 mm
la marcatura con il marchio di identificazione del fabbricante e il simbolo della classe di resistenza è obbligatoria.
Preferibilmente, la marcatura dev’essere eseguita sulla testa. Sempre che la forma del prodotto lo permetta.
Marcatura delle viti prigioniere.
In questo caso, la marcatura è obbligatoria per le classi di resistenza uguali o superiori a 5.6. Inoltre, questa va applicata preferibilmente sulla parte non filettata della vite. Cosa fare quando questo non è possibile?
- la marcatura della classe di resistenza dev’essere fatta sul lato dove si avvita il dado
- il marchio di identificazione del fabbricante può essere omesso.
Per la marcatura delle viti prigioniere sono ammessi i simboli alternativi. (vedi tabella sottostante)
Marcatura dei dadi ISO e DIN. Quali differenze?
Sia per la ISO che per la DIN, i dadi esagonali con diametro nominale d ≥ 5 mm devono obbligatoriamente avere la marcatura con il simbolo della classe di resistenza. Solo per la ISO è necessaria, inoltre, la marcatura con marchio di identificazione del fabbricante.
Per entrambe, se la forma del prodotto lo permette, la marcatura dev’essere eseguita o:
- in profondità, sul piano d’appoggio (preferibilmente)
- su una faccia laterale senza sporgere oltre il piano d’appoggio.
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