Altra domanda frequente che ci fanno è se l’acciaio inossidabile AISI 316 può essere utilizzato nell’industria farmaceutica per i ricambi delle macchine di confezionamento. Ecco la risposta del nostro esperto Alessandro.
Ricambi per le macchine di confezionamento. Quale acciaio è più idoneo?
Come è noto, sia l’acciaio inox AISI 316 che l’AISI 304 sono perfettamente idonei per il packaging farmaceutico. Infatti, non a caso sono entrambi tra i materiali più utilizzati proprio dai costruttori di macchine confezionatrici create per questo settore.
Industria farmaceutica: perché usare l’inox in questi casi?
L’acciaio inossidabile risulta, infatti, estremamente igienico. Questa peculiarità (indispensabile per l’industria farmaceutica) dipende da diverse caratteristiche di questo materiale. Vediamo di seguito quali:
- Ottima resistenza a corrosione (il materiale non cede alle sostanze con cui viene a contatto)
- Non ha bisogno di rivestimenti protettivi (questi, infatti, usurandosi potrebbero dare luogo a fessure, crepe, rientranze che generalmente finiscono per ospitare germi e batteri)
- Superficie compatta, priva di rugosità (che assicura l’impermeabilità a sostanze esterne)
- Elevata rimovibilità batterica
- Bassa ritentività batterica.
Quali accortezze usare?
Secondo il nostro esperto, l’unica attenzione che bisogna tenere è quella di non utilizzare i prodotti igienizzanti contenenti cloruri (es. candeggina). La concentrazione di questi cloruri, infatti, quando supera i 300 ppm (parti per milione), diventa aggressiva nei confronti dell’acciaio inossidabile.
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