Condividiamo con voi una delle domande tecniche che arrivano sul nostro blog! Uno dei lettori, doveva acquistare una vite che fosse in grado di resistere 5 milioni cicli a 1 Hz a taglio e trazione. Scopriamo insieme le altre caratteristiche richieste per le viti sottoposte a taglio e trazione, oltre la risposta del nostro esperto Alessandro.
La domanda tecnica: tutte le caratteristiche.
Oltre a quello appena specificato sopra, la vite doveva avere anche queste caratteristiche:
- Diametro: 6.3 mm
- Tipo di acciaio inossidabile: AISI 304/A2 o AISI 316/A4
- Lunghezza min: 50 mm.
Alcune considerazioni sulla resistenza.
Solitamente, la bulloneria standard in qualità AISI 304/A2 e AISI 316/A4 non è progettata per essere sottoposta a taglio ma solo a trazione. Il massimo di resistenza ottenibile è la classe 100 (Mpa o N/mm²). Quindi, se dev’essere sottoposta a taglio, occorre orientarsi su della bulloneria strutturale:
- EN 15048 (per indicare gli assiemi non da precarico, utilizzati generalmente per le unioni a taglio)
- EN 14399 (per indicare gli assiemi da precarico, adatti per giunzioni che lavorano ad attrito).
Viti sottoposte a taglio e trazione: su quale materiale orientarsi?
Inoltre, il diametro indicato (6,3) fa pensare a una vite autofilettante che, quindi, non è nemmeno progettata per lavorare a trazione. In questo caso, risulta ancora più complesso utilizzare i materiali di qualità indicati precedentemente (AISI 304/A2 e AISI 316/A4). Le viti di questo tipo, infatti, sono progettate per unire due lamiere e i valori che si prendono in considerazione sono:
- la durezza del nucleo
- la capacità autofilettante
- la resistenza alla torsione.
Di conseguenza, per il lavoro indicato nella domanda tecnica, è preferibile orientarsi su materiali differenti. Prima, però, è necessario conoscere in che tipo di condizioni d’esercizio si sta operando e con quali agenti corrosivi si ha a che fare.
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