Il risanamento delle condotte idropotabili in cattivo stato è uno dei problemi prioritari delle Pubbliche Amministrazioni. Le soluzioni possibili sono tante per riuscire a garantirne la durabilità nel tempo. Vediamole insieme..
Condotte idropotabili: possibili cause di deterioramento.
Nelle città, la distribuzione dell’acqua potabile avviene grazie a condotte costruite con materiali quali ghisa grigia, acciaio protetto o, addirittura, cemento amianto. Questo tipo di materiali, però, è quotidianamente soggetto a vibrazioni indotte dal traffico veicolare oppure da fenomeni corrosivi catodici che li rendono fragili e difficili da mantenere. Spesso anche la loro sostituzione risulta complessa, provocando anche problematiche di viabilità a causa dei cantieri (blocco del traffico per lunghi periodi).
Risanamento condotte idropotabili: quali soluzioni possibili?
Se una condotta è in pessimo stato possono verificarsi:
- Perdite
- Infiltrazioni nel terreno
- Scoppi.
Con il conseguente spreco di acqua potabile e forti disagi per i cittadini. Una delle possibili soluzioni per il risanamento è l’introduzione di tubi in acciaio inox all’interno delle vecchie condotte. Quest’ultime, serviranno da “isolanti” per i tubi in inox salvaguardandoli da sollecitazioni meccaniche dirette.
Perché utilizzare l’acciaio inossidabile?
I vantaggi dell’utilizzo dell’acciaio inox come materiale per i tubi porta innumerevoli vantaggi come:
- maggiore durata nel tempo (rischio di scoppi azzerato)
- assenza di rivestimenti protettivi (esterni o interni)
- assenza di rilascio di sostanze potenzialmente nocive
- perfetti requisiti igienici
- elevata tolleranza agli assestamenti del terreno (di origine sismica).
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