Anche oggi vogliamo affrontare il tema “tolleranze”. In particolare vogliamo dare qualche chiarimento sulla zona di tolleranza.
L’ampiezza della zona di tolleranza.
Nel sistema ISO, l’ampiezza del campo di tolleranza è determinata dal grado di tolleranza normalizzato. (IT) Ma quanti sono i gradi di tolleranza normalizzati? Questi sono 20, denominati con sigle da IT0 a IT18.
L’ampiezza del campo di tolleranza è funzione di due parametri:
- Dimensione nominale
- Valore di IT.
In base alla loro precisione, è possibile individuare 3 gruppi di tolleranze:
- Lavorazione calibri (alberi da IT01 a IT4, fori da IT01 a IT5)
- Lavorazioni precise (alberi da IT5 a IT11, fori da IT6 a IT11)
- Lavorazioni grossolane (alberi e fori da IT12 a IT18)
La posizione della zona di tolleranza.
La posizione della tolleranza rispetto alla linea dello zero è designata da una lettera che indica il valore dello scostamento di riferimento. Lo scostamento di riferimento, a seconda dei casi, può essere:
- Superiore (fori: per posizioni da “K” a “ZC”)
- Inferiore (fori: per posizioni da “A” ad “H”)
- Linea zero (fori: scostamenti “JS” e “js”, zona di tolleranza a cavallo delle linea zero)
Nel sistema ISO, esistono 27 posizione normalizzate designate:
- per i fori: con lettere da “A” a “ZC”
- per gli alberi: da “a” a “zc”
Gli scostamenti “H” e “h” definiscono rispettivamente:
- zona di tolleranza la cui dimensione minima coincide con la dimensione nominale (fori)
- zona di tolleranza la cui dimensione massima coincide con la dimensione nominale (alberi)
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