Corrosione Galvanica: il Contatto tra Differenti Materiali Metallici

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corrosione galvanica

A volte, per alcuni progetti, si rende necessaria l’unione di diversi materiali metallici in uno stesso componente. L’utilizzo di differenti materiali può portare, ovviamente, alla corrosione di uno dei due.


Corrosione galvanica: qualche esempio.

Uno dei fenomeni possibili è quello della corrosione galvanica. Questa è la corrosione accelerata di un metallo (quello che tra i due è meno nobile) causata da un elemento corrosivo. Il contatto tra i due metalli con un diverso potenziale, quindi, non è mai raccomandabile. In alcuni casi, infatti, la corrosione può avvenire in materiali che altrimenti resisterebbero nel medesimo ambiente. Un esempio può essere proprio l’alluminio, un materiale passivo che (in determinati ambienti) può subire fenomeni di corrosione localizzata (es. per vaiolatura o interstiziale).

 

Componenti: danni e fattori di rischio.

Quali possono essere i danni ai componenti?

  • Deterioramento dell’aspetto
  • Riduzione della vita utile (portandone alla sostituzione).

E quali sono i fattori di rischio che causano la corrosione galvanica?

  • Tipo di materiale impiegato
  • Ambiente
  • Progettazione.

 

Corrosione galvanica: quando non può avvenire?

Vediamo insieme quando la corrosione galvanica non può avvenire. Ecco i diversi casi:

  • Senza giunzioni elettricamente conduttive
  • Tra metalli senza differenza di potenziale
  • Senza la conduzione di un elettrolita.

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2 thoughts on “Corrosione Galvanica: il Contatto tra Differenti Materiali Metallici”

  1. Buongiorno, in una piscina inox, il ph é regolato anche da scaglie di marmo di Carrara (carbonato di calcio). Questo marmo contiene tracce di ossido di ferro. Questo ossido di ferro puo’ comportare una corrosione galvanica, se nell’acqua finiscono tracce di ioni ferrosi?

    1. Salve Fabio,
      tenga presente che, finalmente, la ISO3506-6:2020 ha definitivamente chiarito che, anche il grado A4 (es. AISI316) può essere utilizzato in alcuni ambienti in cui è presente il cloruro; tuttavia, non è ancora adatto nelle piscine che utilizzano il cloruro come detergente o in molti ambienti marini.
      Solitamente il marmo in sé e l’inox, non hanno problemi ad essere utilizzati insieme.
      Molte piscine hanno la copertura di marmo e nell’arredamento si utilizzano spesso insieme per lavelli di design.
      Ma in questo caso parliamo di scaglie di marmo contenenti ossido di ferro, utilizzate per regolare il PH dell’acqua.
      Se non vi sono leghe con potenziali differenti, presenti nella piscina in questione, teoricamente, correnti galvaniche non dovrebbero generarsi.
      Bisognerebbe capire però, se l’ossido di ferro contenuto in queste scaglie è tale da comportare dispersione di ioni di ferro che potrebbero depositarsi sull’inox.
      Siamo in presenza di un ambiente potenzialmente ricco di cloruri e immettere degli ioni di ferro in un elettrolita, insieme all’inox, non è mai una buona idea.
      spero di esserle stato di aiuto.

      Alessandro – Staff Inoxmare

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