Oggi volevamo parlare di un tema spesso ricorrente nelle domande che ci arrivano sul nostro blog: la corrosione. Spesso, infatti, la parola “inossidabile” negli acciai fa confidare nella resistenza perenne di componenti fatti proprio di questo materiale.
Corrosione: quali accorgimenti base per evitarla?
Molti settori industriali (es. alimentare, chimico, petrolchimico, edilizia, trasporti, ecc..) scelgono gli acciai inossidabili per i componenti, sostituendo materiali come gli acciai al carbonio. Questa scelta è spesso dovuta alla credenza che gli acciai inox riescano a resistere ad ogni ambiente e a qualsiasi condizione di esercizio. Bisogna, però, pensare che esistono diversi tipi di acciai inossidabili che possono reagire in modi diversi a seconda della condizione in qui si trovano a lavorare. Fondamentale, quindi, è la scelta della lega giusta. Inoltre, è importante seguire determinati accorgimenti durante la lavorazione, la saldatura e l’installazione degli elementi, così da garantirne una tenuta ottimale nel tempo.
Quali sono le principali cause di corrosione?
Sono tantissimi i fattori che possono far innescare un fenomeno corrosivo. Vediamo insieme quali:
- concentrazione dell’agente aggressivo (maggiormente determinante)
- temperatura dell’agente aggressivo (maggiormente determinante)
- velocità del fluido sulle pareti del materiale
- finitura superficiale del metallo.
Diventa, quindi, fondamentale conoscere questi valori prima di scegliere l’acciaio inox da utilizzare per una certa applicazione.
Fenomeni corrosivi: quali sono gli acciai inox più performanti?
Gli acciai austenitici hanno un comportamento migliore rispetto ai fenomeni corrosivi. Soprattutto, dagli acciai legati al cromo-nichel-molibdeno che hanno un film passivo particolarmente resistente. Successivamente troviamo gli acciai ferritici e, a seguire, i martensitici con un minor tenore di cromo.
Fenomeni corrosivi: quali sono e come si innescano?
Ci sono tanti tipi di fenomeni corrosivi. Qui vi parleremo di quelli più ricorrenti in relazione agli acciai inossidabili.
- Pitting: lo strato passivo si danneggia localmente a causa di sostanze fortemente attivanti (es. cloruri)
- Corrosione intersiziale (crevice corrosion): si innesca in zone scarsamente “ossigenate”, con presenza di sostanze aggressive
- Tensocorrosione: quando si sviluppano cricche dovute alla contemporanea azione di tensione meccanica e di aggressione chimica.
- Corrosione intergranulare: l’alterazione termica (es. in fase di saldatura) provoca un impoverimento di cromo ai bordi dei grani che, in presenza di una sostanza corrosiva, può dare inizio all’attacco.
- Corrosione galvanica: accoppiando l’acciaio inox e altri materiali meno nobili che, in un determinato ambiente, subiscono corrosione.
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