Zone Costiere. Quale Acciaio Inox Scegliere?

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Nelle zone costiere è fondamentale la scelta dei materiali da utilizzare nella costruzione di opere edili e architettoniche.  Questa scelta, infatti, potrebbe ripercuotersi sulla sicurezza, sulla durabilità e sull’estetica delle opere stesse. Soprattutto, come in questo caso, in atmosfere decisamente “aggressive” come quelle marine (zone costiere).


Scegliere l’acciaio giusto. Quali fattori valutare?

Ma quali sono i fattori che bisogna valutare per scegliere l’acciaio giusto? Consigliamo di scegliere in base a:

  • Materiale

– Composizione chimica
– Finitura e stato della superficie
– Struttura
– Disegno del particolare
– Modalità di messa in opera

  • Agente aggressivo

– Composizione chimica
– Concentrazione
– Temperatura
– Velocità relativa rispetto al materiale

Atmosfere marine costiere. Quali materiali scegliere?

In questi casi risulta necessario scegliere materiali sia con il più alto tenore di Cromo che contenenti Molibdeno (AISI316 – 316L). Quest’ultimo, infatti, incrementa la resistenza del film protettivo rendendo maggiormente durevole l’acciaio inox. Ma quali sono le applicazioni dell’acciaio inox in edilizia? Principalmente nell’arredo urbano, nelle coperture, nelle facciate, nelle barre per cemento armato e tanto altro. Qualche altro esempio concreto? L’utilizzo nei parapetti dei lungomare, nelle zone portuali, ponti e pontili ecc..

 

Zone costiere – Perché scegliere l’acciaio inox?

Il primo fattore da non sottovalutare è quello economico. Infatti, anche se l’investimento iniziale per l’acquisto del prodotto sarà maggiore, questo si ripagherà  con un’elevata durabilità nel tempo del prodotto stesso.


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6 thoughts on “Zone Costiere. Quale Acciaio Inox Scegliere?”

    1. Hi Advance Hydrau Components,
      Thanks for writing to us.
      To talk about the rivets we start from their identification and their denomination (according to the ISO1891 of 2014) depending on their appearance and characteristics.

      The rivets consist mainly of two parts: the body and the mandrel.
      Blind rivets can be:

      – open end with pre-defined bursting mandrel and rounded head
      – open end with mandrel at pre-set breaking point and countersunk head
      – closed end with mandrel at pre-set breaking point and rounded head
      – closed end with mandrel at pre-set breaking point and countersunk head

      The body and mandrel of the rivets can also be made of different materials.
      To regulate this aspect there are regulations:

      – EN ISO 15977 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking point spindle and rounded head, with aluminium alloy body (IAA) and steel spindle (St).
      – EN ISO 15978 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking point spindle and countersunk head, with aluminium alloy body (AIA) and steel spindle (St).
      – EN ISO 15979 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking spindle and rounded head, with steel body and spindle (St).
      – EN ISO 15980 is the standard that specifies the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking point spindle and countersunk head, with steel body and spindle (St).
      – EN ISO 15981 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined bursting spindle and rounded head, with the body and spindle in Aluminium alloy (AIA).
      – EN ISO 15982 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking point spindle and countersunk head, with the body and spindle in Aluminium alloy (AIA).
      – EN ISO 15983 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking spindle and rounded head, with austenitic stainless steel body and spindle (A2).
      – EN ISO 15984 is the standard that specifies the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined breaking point spindle and countersunk head, with austenitic stainless steel body and spindle (A2).
      – EN ISO 116582 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined bursting spindle and rounded head, with copper body (Cu) and steel spindle (St) or bronze (br), or stainless steel (sst).
      – EN ISO 116583 is the standard specifying the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined bursting spindle and countersunk head, with the copper body (Cu) and steel spindle (St) or bronze (br) or stainless steel (sst).
      – EN ISO 116584 is the standard that specifies the dimensions, mechanical characteristics and applications of open end blind rivets with pre-defined bursting spindle and rounded head, with cupronichel body (nicu) and steel (St) or stainless steel spindle (sst).
      – EN ISO 116585 is the standard that specifies the dimensions, mechanical characteristics and applications of blind rivets with closed ends with pre-defined breaking point spindle and rounded head, with austenitic stainless steel body (A2) and stainless steel spindle (sst).
      – ISO 14588 is the standard that specifies the terminology and definition by type, performance characteristics and geometric for blind rivets, their adjustment and the adjustment of tools generally used in rivets.
      – ISO 14589 is the standard that determines which mechanical tests are carried out on blind rivets and how they are to be carried out.

      If you want to deepen further the subject I recommend this site:
      https://www.stanleyengineeredfastening.com/brands/pop

      I hope I’ve been helpful,
      Alessandro – Staff Inox Mare

  1. Secondo l’allegato A della UNI EN 1993-1-4:2015 ed il Manuale di progettazione per strutture in acciaio inossidabile, (www.steel-stainless.org) l’acciaio 316L (o 1.4404) può essere utilizzata per il grado di corrosione CRC di classe III (tabella 3.5 della norma) e quindi per un fattore di corrosione CRF minore di 15 (tabella 3.4 della norma). Sono escluse tutte le installazioni sulle coste del Mediterraneo (con distanza dal mare minore di 250 m). Quindi l’Eurocodice 3 suggerisce l’uso di acciai con caratteristiche di resistenza alla corrosione superiori al 316L. Le chiedo un commento in merito.

    1. Salve Dev,
      molto interessante la sua precisazione.
      Premesso che l’euro codice da lei indicato fornisce i criteri generali di progettazione di edifici e opere di ingegneria civile di acciaio e che quindi ci stiamo riferendo ad acciaio strutturale o da costruzione, ritengo che la norma faccia benissimo a suggerire acciai con resistenze alla corrosione più elevate di un semplice 316L, in prossimità della costa, soprattutto se si parla di strutture portanti.
      Bisogna però anche tenere conto dell’impatto che questi acciai (es. Duplex o superaustenitici) hanno sul costo finale del progetto e se sono realmente necessari a garantire la resistenza alla corrosione opportuna.
      Come consigliamo sempre, un’analisi ambientale preventiva, non solo mette al riparo da brutte sorprese, ma può anche far risparmiare (al contrario di quello che generalmente si è portati a credere).
      Le faccio un esempio concreto:
      impiegare un acciaio Duplex, per una grondaia di una casa fronte mare mi sembra eccessivo.
      Un 316L è, secondo me, più che sufficiente nella maggior parte dei casi.
      Ma se ho soldi da spendere e voglio stare sul sicuro, perché non accettare i suggerimenti della norma.
      Poi magari si scopre che l’ambiente con cui abbiamo a che fare è particolarmente corrosivo e, quindi, ho fatto bene ad investire in una qualità più alta.
      Generalmente la bulloneria utilizzata sulla costa è tutto in AISI 316 e, a meno di casi particolari, perfettamente in grado di resistere all’ambiente salino.
      Ovvio che si stratta di acciaio strutturale deve essere obbligatoriamente marcato CE.
      Se ha dei casi specifici saremo ben lieti se li sottoponesse alla nostra attenzione e dei nostri lettori.
      A disposizione.

      Alessandro – Staff Inox Mare

      1. Grazie per l’estesa precisazione, aggiungo che un aspetto meno curato è l’utilizzo di materiali vari nelle giunzioni intermedie o a terra (per esempio con barre filettate non inox) dove può innescarsi la corrosione galvanica. Purtroppo non è semplice reperire degli esempi di dettagli costruttivi fatti bene.

        1. Salve Davide,
          mi scuso per il ritardo con cui giunge il mio contributo, ma il software con cui è realizzato il Blog non ci aveva avvisato del suo commento.
          Sì, quello che lei aggiunge all’argomento purtroppo è spesso la verità.
          Si viene facilmente tratti in inganno dal largo uso, ad esempio, di bullonerie ed altri elementi di fissaggio in acciaio inox, che si è soliti utilizzare sui tetti o le coperture degli edifici, a contatto con materiali meno nobili, come l’acciaio al carbonio o l’alluminio.

          Ma non si tiene conto del fatto che, in quei casi, il materiale che funge da Catodo (ovvero l’inox) è in presenza molto minoritaria, rispetto agli altri metalli, e, quindi, si è meno soggetti al rischio di corrosione galvanica.

          Le giunzioni intermedie tra metalli differenti con diversi potenziali e in quantitativi simili o dove il materiale che funge da Catodo è in quantità superiore, andrebbero sempre tenute separate con materiali isolanti o, in alternativa, effettuate in ambienti a zero umidità.

          Per chi ci legge, un esempio famoso di buona progettazione costruttiva e convivenza tra metalli differenti è l’Atomium di Bruxelles (1958), dove i pannelli esterni di acciaio inox sono fissati alla struttura interna in acciaio al carbonio attraverso particolari giunti, che isolano completamente i due metalli.

          A presto.

          Alessandro – Staff Inox Mare

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