Acciaio Inox – Come Fare in Caso di Contaminazione Ferrosa?

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contaminazione ferrosa

La resistenza alla corrosione dell’acciaio inox può essere intaccata dalla contaminazione ferrosa. Questa è la conseguenza delle operazioni di taglio, rettifica e saldatura dell’acciaio al carbonio da cui scaturiscono delle particelle.   


Contaminazione ferrosa. Cosa comporta?

La presenza di contaminazione sulla superficie del metallo crea:

  • Un difetto di tipo esteticopitting.png
  • Inneschi di corrosione localizzata (detto pitting, vedi figura a lato), anche solo a contatto con l’aria. (sul lungo periodo) Che possono pregiudicare la giusta condizione di passività nel tempo.

Le particelle di ferro che si depositano sulla superficie dell’acciaio inox si ossidano molto velocemente, formando così la ruggine. Questo può avvenire anche solo in presenza di umidità atmosferica. Cosa può causare?

Un’antiestetica macchiatura della superficie che, in alcuni casi, può evolvere in fenomeni di pitting. (ostacolando così il fenomeno di naturale passivazione dell’acciaio inox) Un esempio pratico? A causa di spruzzi derivati dalla saldatura di componenti in acciaio al carbonio.

Allora? Come bisogna lavorare l’acciaio?

Come lavorare l’acciaio al carbonio e l’acciaio inossidabile?

Ecco qualche consiglio utile:

  • effettuare la lavorazione dei due acciai in due zone distinte e separate.
  • utilizzare attrezzi manuali (es. spazzole ecc..) e macchinari (es. presse ecc..) non contenenti acciaio al carbonio
  • pulire in maniera approfondita sia gli attrezzi manuali che i macchinari prima di passare all’acciaio inossidabile
  • le lavorazioni di taglio, saldatura o sabbiatura non devono essere fatte con elementi che contengono acciaio al carbonio (es. dischi abrasivi, elettrodi, graniglia ecc..)
  • durante lo stoccaggio o movimentazione dell’acciaio inossidabile bisogna evitare qualsiasi contatto con attrezzi di acciaio al carbonio (es. forche di elevatori, catene, scaffalature ecc..)

Contaminazione ferrosa e non. Cosa fare?

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Esistono appositi test al fine di verificare l’avvenuta contaminazione ferrosa.

Ma come fare per decontaminare l’acciaio inox? Mediante un trattamento con specifiche paste passivanti a base di acido fosforico o nitrico. Per rimuovere qualunque traccia di soluzione acida e contaminanti disciolti, sarà necessario risciacquare l’acciaio con acqua deionizzata. E, successivamente, asciugare la parte pulita. Per evitare l’effetto “a chiazze”, è consigliato trattare l’intera superficie in inox.

Questi prodotti possono essere utilizzati anche:

  • in caso di ossidazione dovuta principalmente ad un’elevata esposizione ad agenti corrosivi. (es. la salsedine)
  • nei casi di contaminazione da parte di metalli non ferrosi. (es. alluminio, rame, piombo ecc..)

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